lunedì 21 marzo 2011

Vincono il Torneo Alessio e Daniele

Alesssio Daniele



Alessio e Daniele si portano a casa la mortadella, sconfiggendo in finale Claudio e Passaniti.   Il gradino più basso è andato a Mantovani e Stefano sconfiggendo Domenico e Pasquale.  Qua sotto sono riportate tutte le foto scattate nella giornta

sabato 19 marzo 2011

Torneo 20 - 03

Domenica 20 Marzo ,condizioni meteo permettendo, sarà organizzato il torneo di calcio balilla presso il bar ''I Giardinetti''.
Il torneo si baserà su due gironi sorteggiatti di cui passerano solo 6 o 4 coppie in base ai partecipanti. Le partite saranno disputate:
con sola andata senza ritorno con l 'opzione secca a 10 gol.

giovedì 10 marzo 2011

Torneo 13-03

Domenica 13 Marzo (condizioni meteo permettendo )

Il bar ''I Giradinetti'' organizzerà,come nelle volte precedenti, il torneo di calcio balilla. Le iscrizioni delle coppie saranno aperte fino alle ore 15:00 di domenica, l'importo sarà di 7,50 euro a persona. Il torneo si baserà su due gironi sorteggiatti di cui passerano solo 6 coppie, le partite saranno disputate:
con sola andata senza ritorno con l 'opzione secca a 10 gol. Spero di essere stato chiaro onde evitare discussioni per svolgere armoniosamente la giornata.

N.B: I premi in palio saranno messi in base alle iscrizioni del torneo.

mercoledì 9 marzo 2011

Lessico e mosse principali

  • Tiro al bersaglio : Questo colpo eseguito con tempismo e precisione rende quasi impraticabile la difesa. Il colpo si esegue facendo rimbalzare la palla sulla sponda (est o ovest), dandole un moto parallelo alla linea di porta, e tirando in porta non appena il difensore esegue il cambio di difesa, ossia cambia il terzino per difendere la porta.
  • Doppietta: colpo effettuato con due giocatori dell'attacco che colpiscono la palla dopo averla fatta rimbalzare sulla sponda o su uno dei giocatori avversari. Questo colpo ha una buona percentuale di riuscita contro la maggior parte dei difensori.
  • Gioco di mezza palla: colpo effettuato con uno dei giocatori dell'attacco che colpisce la palla di striscio, a mezza palla e sotto varie angolature. Alcune posizioni errate della difesa favoriscono in modo decisivo questo colpo, il buon attaccante le deve conoscere e sfruttare al meglio. Questo gioco può essere favorito anche da una pendenza anomala del bigliardino.
  • Gioco con finte: Le finte in genere sono delle rapide giravolte di uno dei giocatori dell'attacco sulla palla, senza però che questa venga toccata. Si conoscono anche altre finte e ogni giocatore di classe può inventarne di differenti.
  • Attacco coordinato con la mediana: colpo giocato con uno dei giocatori dell'attacco in coordinazione con uno dei giocatori della mediana. Nella sua forma standard, l'ala attaccante passa la passa al centrale della mediana secondo una linea a circa 45 gradi rispetto alla congiungente i centri delle due porte. Se eseguita con buona rapidità è possibile disorientare il portiere.
  • Mediana coordinata con l'attacco: colpo che si esegue con un passaggio da uno dei giocatori della mediana ad uno dei giocatori dell'attacco. Le possibilità di passaggio sono molteplici ma non tutte hanno la stessa efficacia. Un buon attaccante decide quale tipo di passaggio effettuare tenendo conto della posizione del difensore ed eventualmente utilizzando finte di vario tipo.
  • Rombo di tuono in attacco: si realizza colpendo in modo violento la palla su una delle due sponde laterali con una delle due ali e tirando al rimbalzo la palla con il giocatore centrale. È un colpo adatto ad un giocatore molte veloce, intuitivo e di classe.
  • Attacco combinato e continuo: si tratta del miglior gioco possibile per un attaccante. Il colpo, o meglio una serie continua di colpi di ogni genere, portati con l'attacco e con la mediana, è un tentativo continuo di disorientare il portiere e trovare la via del goal.
L'esecuzione di questo gioco necessita di intuito, velocità, imprevedibilità, classe e notevole tecnica.
  • Attacco coordinato tra giocatori: questo colpo si esegue in coordinazione tra i due giocatori. Il difensore rimette in gioco la palla con una discreta potenza e con un tiro di sponda particolare. Il tiro deve essere eseguito in modo tale da permettere alla palla di colpire le sponde due volte (una laterale e una frontale) e scendere più o meno al centro dell'attacco; l'attaccante colpisce la palla al volo, tenendo conto della posizione del difensore e in particolare modo del portiere.
In pratica, si tratta, nella sua forma standard, di una doppietta a cui prendono parte entrambi i giocatori, il difensore in fase di preparazione e l'attaccante in fase di realizzazione finale. La capacità dell'attaccante consiste nell'intuire la posizione finale della palla e nella capacità di eseguire rapidamente il miglior colpo in relazione alla posizione del difensore.
  • Attacco d'astuzia sul portiere: questo colpo si esegue colpendo la palla di striscio e con media forza con una delle ali, in modo che dopo aver colpito una delle sponde laterali aggiri il difensore e passi o tra difensore e portiere o, in modo ancora più subdolo, dietro al portiere.
  • Attacco in controcolpo: colpo paradossale, perché eseguito dall'attaccante, ma durante la fase difensiva. Questo colpo si esegue muovendo in modo oscillante il tridente d'attacco mentre si cerca di ostacolare la rimessa in gioco della palla da parte del difensore avversario.Un buon attaccante sa eseguirlo anche dalla mediana.
Una corretta esecuzione necessita di intuito, tempismo e prontezza di riflessi.
  • Girare, Rullare , Frullare : Si intende far roteare la stecca in modo che compia una rotazione superiore a 360°, sommando gli angoli di tiro precedente e seguente al tocco della palla. Il regolamento di gioco italiano e quello internazionale, vietano questa tecnica. In alcuni casi, anche il girare senza tocco di palla può essere punito dall'arbitro cedendo un rigore.
  • Gancio, Passetto o Virgola: È il movimento compiuto dall'attaccante centrale allo scopo di spostare la palla in una direzione parallela alla sponda corta e posizionarsi per il tiro in una zona non coperta dalla difesa. La definizione è derivante dalla figura semicircolare idealmente tracciata dall'estremità inferiore dell'attaccante, durante il movimento. Non è consentito dal regolamento di gioco italiano.
  • Passaggio : Si intende passare la palla da un giocatore ad un altro della stessa linea o di altra linea e poi tirare. Non è consentito dal regolamento di gioco italiano, con l'eccezione del passaggio da una stecca all'altra, ma solo nella specialità "tradizionale".
  • Napoletana: Si intende tirare dal tridente con l'attaccante centrale spizzicando la pallina in modo che dopo aver colpito la sponda finisca in gol. Questo tiro è tipico del gioco all'italiana
  • Cinese : Si intende dal tridente tirare la pallina sulla sponda e poi rapidamente colpirla con l'attaccante. Questo tiro è tipico del gioco all'italiana e ha una difficoltà medio-alta.
  • Doppia sul difensore: Variante della doppia descritta precedentemente, ma facendo sponda contro uno dei difensori.
  • Tigre : Tiro effettuato da uno degli omini laterali della difesa, in diagonale, direttamente in porta. Particolarmente efficace quando l'attaccante marca il difensore per evitare il tiro diretto e quindi lascia libera la direzione di tiro diagonale. Se effettuata con pallina che sta atterrando, è nota come Tigre Bianca.
  • Girello: variante (legale e mirata) del rullare che consiste nel far compiere una rotazione di 360º alla stecca colpendo la pallina che era tenuta dietro all'omino.
  • Obi o Tiro di sponda del portiere o Geometrie: In un gioco avanzato è la tecnica di attacco più pericolosa. Il difensore può tirare in porta sfruttando la sponda sul lato esterno del proprio omino (spondone) o quella opposta, sul lato interno rispetto all'omino (sponda incrociata). Risulta efficace perché assume traiettorie non troppo prevedibili, superando lateralmente attacco e centrocampo. La tecnica di marcatura più efficace in questo caso, prevede di schiacciare completamente in centrocampo contro la sponda, alzando leggermente gli omini. In questo modo si riesce a chiudere il passaggio laterale alla palla.
  • Sponda laterale: Prevede di spostare la palla facendola sbattere in orizzontale contro la sponda laterale. In questo modo la palla si muove velocemente in orizzontale permettendo, se eseguita in velocità, di evitare la marcatura. Efficace sia se effettuata dall'attaccante, sia se effettuata dal portiere.
  • Scattino: Si mantiene la pallina su un lato dell'attaccante e dopo un rapido movimento laterale si conclude il tiro sempre con lo stesso attaccante di partenza.
  • Anaconda: tiro dal difensore che consiste nel far rimbalzare la pallina contro la sponda lentamente e attendere il cambio di marcatura dell'attaccante per colpire.
  • Serendipity : più che un colpo è uno stile di gioco (per alcuni, di vita): consiste nel giocare soltanto a bassi ritmi confidando negli errori avversari e nella buona sorte perché la pallina finisca nella porta avversaria. L'importante è evitare ogni sorta di agonismo: che si vinca o che si perda, si deve stare pacati e certi delle proprie possibilità.
  • Umilio: Consiste nel muovere la stecca del portiere con l'anca e non con la mano sinistra, per umiliare l'avversario ormai sconfitto.
  • Foto o Flash o Chiapponi: Consiste in quello che può essere definito un tapin vincente, in quanto l'attaccante segna subito dopo essersi fatto parare in un primo tempo il tiro col portiere. Caratteristica della foto è di avvenire molto velocemente. È Foto anche ribattere in gol di prima un tiro del difensore, o del portiere.
  • Sfinge: Umiliante mancanza di impatto con la pallina che si conclude con un giro attorno alla medesima. Se fatto con coscienza, diventa però utile a servire assist al centrocampo dalla difesa.
  • Fiocina o Staffile: Tiro di rara potenza scoccato direttamente dal portiere verso la porta avversaria.
  • Morbidone, Lentona, Floscione o Debolona: Tiro molto lento scoccato dalla difesa avversaria o dalla linea mediana che, proprio grazie alla sua velocità anomala e alla traiettoria risulta particolarmente insidioso, soprattutto per i giocatori alle prime armi, talvolta viene anche definito con il termine ironico di "mozzarella".
  • Raspino: solitamente usato dai mediani, consiste nell'effettuare una serie di finte muovendo velocemente la stecca avanti ed indietro prima di impattare.
  • Mozzarella: Termine analogo a morbidone per indicare un tiro involontariamente lento che si insinua nella difesa avversaria ed entra in porta.
  •  Manicciola: Gol realizzato a tutta potenza colpendo la pallina con il centrocampista centrale non appena questa viene messa in gioco (il gol non è regolare).
  • Spada: Tiro di assoluta forza e precisione balistica che permette la realizzazione direttamente con uno dei due difensori.
  • Scheggia impazzita: tiro di smisurata potenza dalla difesa che, senza una precisa mira iniziale, termina il suo viaggio in una (qualsiasi) delle porte, dopo aver urtato almeno 2 omini avversari.
  • Frusta: il difensore tira dopo aver fatto sbattere la pallina contro la propria sponda lungo linea di fondo. Declinabile nelle più complesse ma efficaci Frusta Tigrata (diagonale) o Frusta Scheggiata (vedi sopra).
  • Bosetti: tiro effettuato da centrocampo senza caricare, senza cioè compiere alcuna rotazione in senso orario. Notevole effetto sorpresa, scarsa potenza.
  • Topo: Pallonetto dalla difesa verso l'attacco ottenuto mediante violenta tirata (o spinta) longitudinale della stecca, che "schiaccia" la pallina tra la sponda e il difensore, facendola così impennare.
  • Tre-Cinque: Consiste in un rapido scambio di palla tra il tridente ed i mediani, in cui gli attaccanti toccano la palla all'indietro per poi alzarsi e lasciare che i cinque di mezzo possano effettuare un tiro di notevole potenza verso la porta avversaria. Per evitare che i mediani avversari chiudano lo specchio della porta è necessario che lo scambio venga effettuato con considerevole rapidità. Viene anche chiamata col termine inglese pipe, in quanto la metodologia di realizzazione è simile a quella della pipe della pallavolo.
  • Cinque-Tre: Movimento contrario al Tre-Cinque, ovvero assist dai cinque di centrocampo ai tre attaccanti che di prima tirano in porta avversaria.
  • Mossa del Monte : Passaggio veloce con uno dei due difensori verso il portiere e tiro immediato.
  • Suicidio : Variante della mossa del monte: consiste nel fare un lento retropassaggio al portiere e di fare col medesimo un giro attorno alla pallina prima di impattare. Altissimo tasso di autogol ma anche di spettacolarità.
  • Taglio: Tiro deciso in diagonale effettuato colpendo la pallina con la parte più interna di uno degli attaccanti esterni dell'ultima stecca.
  • Cravattoni: Mossa che prevede la sponda con un attaccante e al posto di effettuare una tavoletta normale,si passa la palla all'indietro ai mediani, che colpendola di forza sorprendono la difesa avversaria.

Breve storia del calciobalilla e alcune curiosità

Ricostruire il percorso storico del calciobalilla o biliardino che a dir si voglia  denominazione italiana è tutt'altro che semplice. Le fonti sono contraddittorie, spesso di dubbia provenienza. Nel presente breve trattato vengono sintetizzate le informazioni più accreditate, estrapolate da fonti attendibili e soprattutto a cura della Famiglia Garlando.


Il calciobalilla sembra sia stato inventato in Germania da Broto Wachter tra gli anni '20 e '30. Contemporaneamente anche in Francia vennero realizzati i primi tavoli da gioco, in particolare sembra che l'idea sia stata concretizzata da Lucien Rosengart, operaio della Citroën, già inventore in altri campi. Indipendentemente anche in Spagna e precisamente a Barcellona, Alejandro Finisterre inventa e perfeziona il calciobalilla nella sua versione più moderna con gli omini sagomati e registra il brevetto nel 1937 . In ogni modo le origini tedesche del gioco sembrano ulteriormente attestate dal nome che gli hanno dato gli americani, foosball, trascrizione inglese del tedesco fußball. In sintesi, la Germania, la Francia e la Spagna si contendono la paternità dell'atemporale calciobalilla.
Secondo l'importatore di calciobalilla, nonché storico del settore, l'americano Bud Wachter, l'idea originale nasce in Germania nel tentativo di trasporre il gioco del calcio in un gioco da tavolo ispirato ad esso. L'idea prende forma nei bar e club nei quali si riunivano per festeggiare le vittorie delle numerose squadre di calcio locali. Così il primo prototipo di calciobalilla è presto costruito e la sua diffusione è talmente rapida che in breve praticamente ogni club si trova ad avere il proprio kicker, questo infatti è il nome con cui il gioco viene identificato, e che entra nell'uso comune, tanto che, ancora oggi, in Germania, è uno dei più usati per indicare il calciobalilla.
I tavoli da gioco vennero costruiti con cassoni artigianali in legno con il piano da gioco in compensato, aste in legno con gli omini o ometti realizzati anch'essi con blocchi di legno, le porte tagliate alle due testate e chiuse da buche di panno per raccogliere le palline, il tutto montato su rudimentali gambe. Dunque tanto entusiasmo e parecchia fantasia, da parte dei falegnami, per supplire alle carenze tecnologiche dell'epoca.
Ci fu una diffusione molto rapida del gioco che però ebbe un rallentamento negli anni del dopoguerra, in quanto i materiali di primaria importanza quali la plastica, il metallo e il legno, furono di preferenza destinati alla ricostruzione. Successivamente quasi contemporaneamente alla Germania, anche Italia e Francia iniziano la produzione di alcuni modelli che, con l'unica eccezione delle aste telescopiche, montate su tutti i calciobalilla francesi e su alcuni italiani, presentano caratteristiche analoghe a quelli tedeschi, stabilendo così uno standard universalmente riconosciuto.
Al termine della seconda guerra mondiale, rudimentali calciobalilla furono utilizzati, con ottimi risultati, nella riabilitazione psicomotoria dei reduci di guerra. Tuttavia, bisogna aspettare oltre dieci anni perché una vera e propria produzione cominci, l'impulso arriva dalla Francia dove, nel 1947, un geniale marsigliese, Marcel Zosso, crea e diffonde i primi calciobalilla, chiamati sportfoot, che riscuotono un immediato successo soprattutto nel sud del paese. Nel 1949 Zosso decide di importare lo sportfoot in Italia e sceglie Alessandria come sede, vi arriva in treno, in una tarda sera del dicembre 1949, Zosso cerca i fornitori e li trova soprattutto tra i fabbricanti di casse da morto. Il lavoro materiale è affidato ai detenuti del carcere di Alessandria. La Famiglia Garlando è pronta ad accogliere la novità e inizia la produzione dei calciobalilla. Nel gennaio 1950 è pronto il primo sportfoot italiano, ovvero il pionieristico calciobalilla alessandrino. Dal 1951 al 1954 ad Alessandria si costruiscono circa 12.000 calciobalilla, di cui 6.000 sono venduti e 6.000 noleggiati.
Quattro anni dopo si registra una momentanea battuta d'arresto: nel 1954 il calciobalilla è vietato dalla questura di Roma, per essere tuttavia nuovamente reintrodotto l'anno seguente.

Enrico Fermi, Nobel per la fisica nel 1938, giocava a calciobalilla, primi anni '50

Nello stesso periodo, e precisamente nel 1955, il primo calciobalilla approda negli Stati Uniti d'America, dove incontra ben diversa sorte, rimanendo per molti anni ai margini del mercato, prima di diffondersi e diventare il fenomeno di massa che è stato fin da subito in Europa. Infatti per tutti gli anni '60, il foosball a stelle e strisce continua a crescere solo lentamente, basato com'è su uno sport tra i più praticati in Europa ma relativamente sconosciuto agli americani. E' solo con il tempo che il pubblico arriva a rendersi conto che il calciobalilla ha ben poco a che fare con la disciplina sportiva da cui si è originato, costituendo piuttosto un gioco a sé stante.
Il primo a dedicarsi alla commercializzazione di calciobalilla su larga scala è Larry Patterson, della L.T. Patterson Distributors di Cincinnati (Ohio), che, a partire dal 1962, si fa produrre appositamente in Germania un modello di tavolo. Grazie a lui le vendite di calciobalilla fanno registrare cifre significative sul mercato a gettoniera americano, senza però raggiungere i volumi di vendita preventivati.
Bisogna arrivare alla fine degli anni '60 perché si cominci a sviluppare un certo interesse, infatti, i soldati americani che ritornano in patria dall'Europa avevano conosciuto il gioco del calciobalilla e ne avevano apprezzato la competitività, tanto che all'interno delle basi militari ogni sala per il tempo libero disponeva almeno di un paio di tavoli. Sono proprio loro a reintrodurre e decretare il successo di questo gioco-sport, che da allora si è diffuso in tutto il mondo, fino a diventare uno dei più popolari e redditizi per il commercio degli articoli a gettoniera.